Claudio Foti Minorigiustizia, n. 2 / 2001

L’ascolto dell’abuso sessuale sui bambini è un impegno arduo perché obbliga ad aprirsi ad un fenomeno diffuso e difforme, che tende a generare turbamento e a favorire atteggiamenti difensivi di rimozione e di negazione del problema. L’ascolto dell’abuso è la capacità concreta di rilevazione degli indicatori della violenza, è la capacità di accoglienza delle comunicazioni verbali del singolo bambino che è stato abusato o che potrebbe esserlo. nel percorso psico-diagnostico e psico-terapeutico, nel contesto giudiziario, nell’intervento di prevenzione e rilevazione.
L’abuso nell’ascolto d’altra parte è l’assenza di comprensione e di condivisione, l’incompetenza, emotiva e cognitiva, nell’ascolto di un bambino: atteggiamenti che non consentono al bambino di esprimere autenticamente la propria vicenda, la propria bisognosità, la propria verità: l’abuso nell’ascolto si manifesta con interventi e atteggiamenti suggestivi vuoi in senso negativo (disorientanti e scoraggianti la comunicazione di un possibile abuso), vuoi in senso positivo (persuadenti e suggestionanti la comunicazione di un possibile abuso).
Il testo, aperto da un saggio introduttivo di C. Foti “Per una teoria dell’ascolto dell’abuso” (già pubblicato da Minorigiustizia, contiene gli interventi più rilevanti del Convegno organizzato a Torino nel 2001 dal Centro Studi Hansel e Gretel “Ascolto dell’abuso e abuso nell’ascolto”. Compaiono tra l’altro nella sezione sull’ascolto e sul mancato ascolto dell’abuso interventi di F. de Zulueta, P. Di Blasio, M. Dellavalle; nella sezione dell’ascolto nell’intervento psicologico interventi di F. Borgogno, E. Welldom, A. Vassalli; nella sezione dell’ascolto nel contesto giudiziario interventi di P. Forno, G. Gulotta, G. Guasto, L. De Rui.
E’ un libro che è stato ripreso in letteratura. Le tematiche affrontate sono di grande rilievo: le tecniche dell’ascolto attivo e dell’ascolto emotivo, l’empatia come capacità di esplorazione mentale dell’alterità, la suggestione negativa e positiva, le false denunce, le bugie dei bambini, le barriere psicologiche e sociali all’ascolto dell’abuso sessuale sui minori, le resistenze delle istituzioni socio-sanitarie e giudiziarie, l’ascolto del trauma e la psicoanalisi, l’ascolto nella prevenzione e nella rilevazione della violenza domestica, l’ascolto nel processo penale, la valutazione dell’attendibilità del minore, l’audizione protetta, la formazione degli operatori per lo sviluppo della capacità d’identificazione rispettosa e non proiettiva con il bambino abusato…
Claudio Foti
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