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BENVENUTI NELL'EPOCA DELLA POST - VERITA'

  • Immagine del redattore: Claudio Foti
    Claudio Foti
  • 21 lug
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 7 ago


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C'è chi non s'arrende e continua ad infangare. Scrive un mio detrattore sul portale “Psicoanalisi e sociale”:

«Foti e i suoi adepti afferenti alla onlus "Hansel e Gretel" procedevano in maniera incongrua nel colloquio con i minori. Eventuali abusi o esperienze traumatiche devono essere tematizzati spontaneamente dal bambino, e poi approfonditi dal terapeuta. Il metodo Foti era ben diverso, imperniato sull'assunto che gli abusi ci sono stati e sta al terapeuta ravvisare p.es. nelle comunicazioni non-verbali del bambino le tracce di tali abusi. Metodo antiscientifico, in quanto estremamente suggestivo».

 

Condivido con il mio anonimo detrattore il principio per cui l’ascolto del bambino è accoglienza rispettosa e recettiva dei contenuti spontaneamente tematizzati dal bambino. I principi dell’ascolto empatico (Kohut), dell’ascolto non giudicante (Rogers), dell’ascolto attivo (Gordon) e dell’ascolto emotivo (Goleman), principi che ho sempre cercato di studiare, mettere in pratica ed insegnare,  sono esattamente l’opposto della suggestione e dell’induzione perché si fondano  sul rigoroso e paziente rispetto dell’alterità dell’altro e delle sue emozioni.

Che uno psicoterapeuta parta dall’assunto ideologico che ci siano state violenze in un bambino e vada poi a cercare delle prove è disgustosa manipolazione.

 

Nel corso delle numerose perquisizioni che ho subito non sono state trovate le videoregistrazioni della mia psicoterapia (dell’unica psicoterapia che mi è stata contestata!). Sono stato io a consegnarle all’autorità giudiziaria.

E chi le ha esaminate, fra cui il prof. Luigi Cancrini, il dott. Mauro Mariotti e il dott. Dante Ghezzi  ha sottoposto ad un’analisi qualitativa e quantitativa tutti gli interventi  da me compiuti concludendo che in tutte le sedute, compresa quella con l’EMDR,  non c’è stato da parte mia alcun intervento induttivo e manipolatorio, che nella mia psicoterapia sono sempre partito dai ricordi e dai contenuti palesati dalla paziente  e che il mio lavoro di cura è stato pienamente coerente con i principi e le linee guida della psicoterapia del trauma  (si sbaglia peraltro  il mio detrattore a pensare che le accuse rivolte a me e ad Hansel e Gretel riguardassero interventi psicologico-forensi).


Nel mio libro “Sopravvissuto. Il dramma di Bibbiano”, edito recentemente dalla Giunti,   ci sono ampi stralci della mia psicoterapia, ripresi dalle trascrizioni della Procura: sfido chiunque a trovare qualcosa di scorretto e di non rispettoso nei miei interventi.


E’ stato inventato e criminalizzato un presunto “metodo Foti” per meglio isolarmi e criminalizzarmi.  Se analizziamo questo farlocco “metodo Foti” troviamo tre elementi: 1. l’idea che sarebbe sufficiente un solo indicatore, magari anche inventato, per poter diagnosticare un abuso sessuale su un minore; 2. l’utilizzo di una tecnica d’intervista del bambino basata su domande a raffica, ripetute e insistenti; 3. la ricerca ossessiva a senso unico dell’abuso sessuale a tutti i costi fino alla “confessione” del bambino. Nel mio libro, esamino e smantello una per una queste attribuzioni.

 

Qui mi limito a ricordare che tra coloro che hanno cercato di calunniarmi e criminalizzarmi, attribuendomi questo delirante “metodo Foti”, c’è chi ha dovuto iniziare a risarcirmi per le pesantissime diffamazioni che ha agito contro di me.

I primi cento mila euro sono arrivati e aspetto altri risarcimenti, destinati peraltro a coprire una minima parte del disastro economico e professionale che questa vicenda mi ha provocato.

Nella mia psicoterapia non è stato trovato alcun reato, nel mio lavoro non è stato individuato  alcun difetto ideologico. Con la recentissima assoluzione del 9 luglio da parte del Tribunale di Reggio Emilia anche la mia collega Nadia Bolognini, del Centro Studi Hansel e Gretel dopo sei anni di calvario è stata completamente assolta da tutte le pesantissime accuse.

 


Capisco il mio detrattore. Sarà sconcertato e scettico. Come è possibile che siano vere le cose  che dico con tutto quello che è stato detto e scritto sul caso Bibbiano, con tutto il fango maleodorante che ha investito me e il Centro Studi Hansel e Gretel? Possibile che tutto sia fake?

Sì, è possibile!  Capisco lo sconcerto! Tutti noi siamo abituati ad una deformazione dei media tutto sommato di bassa intensità, che colpisce alcuni particolari, ma non costruisce ed inventa le narrazioni dal niente.  Il fatto è che siamo entrati nell’epoca della post verità dove possono essere costruite attraverso le fake e l’attivazione dei media narrazioni potentissime, non solo distorte in alcuni tratti, ma del tutto false. La “cultura del narcisismo” del resto facilita il distanziamento dalla realtà.

 La prima tesi di laurea su Bibbiano in Comunicazione per l’Impresa, i Media e le Organizzazioni Complesse, a cui ho collaborato, parte da questo assunto. Dimostra che nell’epoca della post verità può succedere che un gruppo di professionisti sensibili ed esperti, che ha svolto la propria azione efficace nell’interesse dei più piccoli (con  tutti gli inevitabili limiti che vanno sempre fatti oggetto di supervisione), un gruppo che ha dedicato la vita all’ascolto e alla cura dei bambini, ha potuto essere trasformato in un gruppo di ladri, manipolatori e  torturatori di bambini.


Tutto il caso Bibbiano è una leggenda horror che si è imposta per responsabilità di magistrati, inquirenti, giornalisti, politici, nel silenzio terrorizzato di tanti operatori ed intellettuali, sulla sensibilità e la buona fede degli italiani, soprattutto nelle settimane e nei primi mesi successivi agli arresti del giugno 2019. Adesso l’ha sentenziato anche la corte di Reggio Emilia! Il sistema Bibbiano non è mai esistito! Nessun affido illecito! Non c’erano ladri di bambini. E nessun disegno è stato contraffatto!  Non c’è stata alcuna truffa economica a danno dell’erario pubblico. Non c’erano pressioni manipolatorie e violente nelle psicoterapie!

Della gigantesca fake son sempre stato convinto sin dal libro “Bibbiano: dubbi e assurdità” del Comitato Giobbe, edito nel 2023 dalla Alpes, scritto ancora prima delle mie assoluzioni. 

Chi vuole incominciare a capire perché tutto questo è avvenuto legga il mio libro. Certamente ci sono tante questioni aperte – ne fa cenno Ferdinando Benedetti nella sua lucida recensione – questioni legate ai moventi e ai gruppi di potere che hanno attivato il caso Bibbiano.


Si riprenda comunque dallo sconcerto e dallo scetticismo il mio anonimo detrattore.  Riprendiamoci e riflettiamo tutti quanti. Benvenuti nell’epoca della post verità!

 

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