IN QUESTO PROCESSO IL VERO DELITTO E’ L’ASSASSINIO DELLA VERITA’»
- Claudio Foti
- 27 mag
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Non è la sparata retorica di un’arringa difensiva. Questa affermazione di Luca Bauccio - che sta difendendo Nadia Bolognini al processo di Reggio Emilia sul caso Bibbiano - è il frutto di un’analisi molto approfondita di tutte le testimonianze rese nel dibattimento, è il risultato di una lunga ed approfondita ricerca su tutti gli atti, di uno studio approfondito ed attento, giuridico e scientifico, che dimostra la piena coerenza del lavoro degli psicoterapeuti che hanno lavorato in quel contesto e le linee guida della psicoterapia del trauma.
Da sempre ci battiamo affinché emerga la verità sul caso Bibbiano, una verità che superi la deformazione della gogna mediatica, che accerti i fatti al di là dei teoremi che sono stati costruiti e fatti passare all'opinione pubblica.
E’ certamente molto grave la distorsione giudiziaria, politica e mediatica che ha generato il dramma di Bibbiano, ma è altrettanto inaccettabile il silenzio che per anni ha portato giornalisti, intellettuali e gli stessi esperti di tematiche infantili ad avere il cervello inceppato dalla paura e dall’opportunismo, a voltarsi dall’altra parte di fronte all’ipotesi di una montatura che si stava costruendo, a non voler mantenere neppure un pallido dubbio sull’inchiesta “Angeli e demoni”, prendendo per oro colato la narrativa che proveniva dalla Procura e dai giornalisti che se ne facevano portavoce ed amplificatori e negando la solidarietà ad operatori, magari conosciuti personalmente, e di cui per un lungo periodo è stata pesantemente deturpata l’immagine.
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