Cristina Roccia, Claudio Foti Edizioni UNICOPLI, Milano, 1994

Conservato dalla notte dei tempi e rilanciato dalla società mediatica contemporanea l’abuso sessuale sui minori è un fenomeno sorprendentemente diffuso e massicciamente rimosso e negato dalle istituzioni e dalla comunità adulta.
L’impatto con l’impotenza del minore abusato e con i suoi sentimenti di sofferenza, confusione, rabbia, colpa, vergogna … è troppo penoso per l’adulto: da qui derivano molti meccanismi difensivi, far cui quello della rimozione: “Occhio non vede, cuore non duole”.
Un saggio mio e di Cristina Roccia approfondisce l’analisi dei meccanismi psichici di difesa degli operatori nella gestione dei casi di abuso. Non percepire, non riconoscere la violenza sessuale sui minori consente di evitare l’assunzione di una responsabilità nella testimonianza e di un impegno nella cura.
L’abuso sessuale viene affrontato da un punto di vista culturale, psicologico, educativo, sociale e giudiziario, con interventi di vari esperti fra cui: Marinella Malacrea, Piero Forno, Roberta Luberti, Maria Rita Parsi.
Il libro cerca di definire una linea coerente dell’intervento nei diversi ambiti della prevenzione, dell’educazione sessuale, della rilevazione del fenomeno, della segnalazione, dell’indagine sul danno, della recuperabilità dei genitori, del contrasto, nella riparazione sociale, psicologica e giudiziaria.
Viene proposto un modello di educazione alla sessualità originale che si apre all’ascolto delle ansie, delle curiosità, delle incertezze dei soggetti in età evolutiva e che facilita l’espressione delle loro emozioni autentiche.
L’educazione sessuale così non si limita a trasmettere informazioni di natura sanitaria e diventa capace di rivolgersi in modo vivo, empatico ed interattivo ai bambini e agli adolescenti anche attraverso la metodologia del gioco.
Un tale modello può essere anche utile come strumento di prevenzione delle varie forme di abuso.
Claudio Foti
Comments