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IL CARCINOMA, LA FELICITA’ E L’ASSUEFAZIONE EDONICA

  • Immagine del redattore: Claudio Foti
    Claudio Foti
  • 11 minuti fa
  • Tempo di lettura: 2 min

 

IL CARCINOMA, LA FELICITA’ E L’ASSUEFAZIONE EDONICA

 

Ci si adatta a tutto anche ad un microfocolaio di carcinoma alla prostata e a due interventi chirurgici per risolvere il problema.  Poi arriva il momento in  cui ti tocca sentire da un medico la notizia di come sono andati i due interventi. Guardo la stanza dove in Ospedale si svolge la visita,  guardo a terra, mi guardo attorno e mi guardo dentro. Lui chiede come va la fase post-operatoria. Benissimo, se non fosse per l’ansia a mille. Il medico vestito di verde, che ha nella sua mente il segreto che mi riguarda,  legge la cartella clinica e mi sembra per qualche secondo un po’ antipatico.

 

Ma quando mi parla di buone notizie  e dice che l’esame istologico è andato bene, che il linfonodo sospetto asportato non aveva malattia, allora diventa il medico più bello, più giovane, più competente e più rispettoso dell’universo. Come sono volubili i pazienti. Gli chiedo se posso piangere. Lui mi da l’autorizzazione, sorridendo con empatia,

Il funzionamento e il colore della mia mente cambia improvvisamente . Dovranno certo proseguire costanti controlli. Ma almeno per ora l’ho svangata.

 

Non abbandonerò certo la meditazione di matrice buddista sulla morte.

Questa meditazione ci tocca, come ci tocca la morte. Ma è una meditazione che fa bene alla salute, anche se la morte per ora può aspettare e finalmente sono in grado di pensare alle vacanze.

 

Sono felice e osserverò con attenzione nella mia mente per quanto tempo riuscirò a conservare questo vissuto straordinario di felicità per cui ora sto apprezzando la vita in modo interiormente entusiastico. Tutti noi dobbiamo fare i conti con l’assuefazione edonica… questa nostra tendenza ad abituarci velocemente alla comparsa di eventi piacevoli e a depotenziare in fretta il vissuto di gioia, sollievo e felicità che ce ne deriva.

 

Assuefazione edonica: quando compare un evento fortemente positivo nella nostra vita possiamo sperimentare un vissuto fortemente piacevole che tuttavia rischia di esaurirsi abbastanza presto, al contrario di quel che avviene con gli eventi negativi che finiscono spesso per produrre effetti emotivi che occupano a lungo il nostro mondo interno.  Nel caso delle situazioni sfavorevoli gli elementi spiacevoli possono produrre vissuti insistenti di angoscia, preoccupazione, dolore, tristezza che possono albergare a lungo nella nostra mente, a differenza di quel che capita quando ci imbattiamo (ogni tanto succede) con aspetti positivi, anche straordinariamente positivi. 

 

Voglio fare attenzione all’assuefazione edonica! Voglio coltivare la gratitudine.  Spesso commettiamo l’errore di dare per scontato tutto quello che abbiamo e che abbiamo raggiunto, privandoci così della possibilità di poter provare ogni giorno la felicità, la gioia, il godimento di noi stessi che gli eventi e le situazioni piacevoli ci autorizzerebbero a percepire e a ricordare.


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